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| 2009-12-30: Più poveri tra bollette, mutui |
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ROMA - L'ultima foto scattata dall'Istat al Paese è tra le peggiori degli ultimi anni. Sarà perchè, rispetto al passato, l'istituto di statistica sonda con maggiore precisione la situazione economica e sociale dell'Italia sulla base di criteri Eurostat, oppure perchè la congiuntura è così grave da non poter passare inosservata da qualsiasi angolazione la si guardi. Il Sud arranca rispetto al Nord, nel Lazio ci si attesta sulla media nazionale che parla del 17% delle famiglie che difficilmente arriva a fine mese.
PARLA NAPOLITANO - Alla nazione attraversata dalla crisi dedicherà il suo discorso anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, cercando di soffiare sul flebile fuoco della speranza, ma senza dimenticare che in Italia vengono stimati 8 milioni e 78mila poveri assoluti, pari al 13,6 % dell'intera popolazione.
POVERI, COSA SIGNIFICA - Nell' ultimo rapporto disponibile, quello del 2008, l'Istat individua in 999 euro la soglia di povertà per una famiglia di due persone, che sale a 1629 quanto i componenti sono quattro. Andando ancor di più nel dettaglio, l'indagine sulle condizioni di vita e la distribuzione del reddito pubblicata dall'Istat il 29 dicembre ( sempre riferita al 2008), rende meglio l'ìdea di come l'Italia soffra per via della mancanza di occupazione, delle precarie condizioni economiche rese ancor più insostenibile dalle spese per la casa. Quel che si dice ' sbarcare' il lunario, diventa difficile per il 17% degli Italiani ( + 2,4% rispetto all'anno precedente), con delle notevoli distinzioni a carattere territoriale. Al Sud non arriva a fine mese il 25% delle famiglie, si migliora al Centro con il 14,3. per arrivare al 12,6% al Nord.
MUTUI E SPESE IMPREVISTE - Nel Lazio non arriva a fine mese il 17,1 % delle famiglie, e rispetto alla rilevazione precedente, aumenta chi non paga le bollette di quasi il 3%. Tra i nuovi indicatori - quindi non paragonabili con studi precedenti -l'Istat ne ha inseriti almeno un paio di particolare rilievo: la sofferenza per mutui e spese impreviste. L'8.6% dei laziali è indietro con la rata del mutuo ( è 7,1 la media nazionale), mentre il 31,9 ( in linea con la media) non riesce ad affrontare spese impreviste, calcolate intorno ai 750 euro al mese.
ALLARME DALLA CARITAS - La crisi viene certificata alla stessa maniera anche dalla Caritas. Nel 2009 è aumentata del 50% la richiesta di aiuto delle famiglie agli sportelli diocesani, dove si rivolgono i lavoratori a rischi: contrattisti a termine, impiegati che perdono il posto improvvisamente, i cassintegrati. La percentuale di famiglie in difficoltà nel Lazio coincide in questo caso con quella fotografata dall'Istat, attestandosi al 17,5 %.
Corriere della Sera |
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